Motorman

David Ohle

Traduzione di Matteo Colombo

Collana: Le Tele

Pagine: 168

In copertina: Dangerous Labyrinth di Michela Martello

prezzo: 25 €

ISBN: 9791281927131


Un cult weird postmoderno ambientato in una società alienante

 

Moldenke è il nostro protagonista, nel suo petto battono quattro cuori di pecora e vive in un mondo che ci sembra familiare, ma non lo è. Riceve strane telefonate da uno sconosciuto che lo tiene sotto scacco minacciando di usare contro di lui dei misteriosi nastri. È ingabbiato in una burocratica routine che romperà nel momento in cui metterà in dubbio lo status quo.

David Ohle, come tutti i geni, ha precorso i tempi; proprio per questo quando nel 1972 esce Motorman, il libro cade rapidamente nel dimenticatoio. Finché piano piano, clandestinamente, i suoi lettori iniziano a crescere. Leggono queste pagine tramite fotocopie e Moldenke diventa leggenda.

Influenza generazioni di scrittori tra cui Ben Marcus e Shelley Jackson che ritrovano in questa vicenda uno sguardo impietoso sulla società contemporanea: l’ossessione per la chirurgia estetica, il complottismo alla Thomas Pynchon, gli incubi kafkiani e l’esistenzialismo beckettiano. Tutto però trasfigurato in un’ottica narrativa nuova, postmoderna.

Un’opera letteraria unica, fuori dal tempo e dallo spazio, firmata da un vero dinamitardo della scrittura.


Autore:

David Ohle è uno scrittore statunitense nato a New Orleans nel 1941.

Esordisce nel 1972 con Motorman, un romanzo cult e inclassificabile che ha ispirato autori del calibro di Ben Marcus e Shelley Jackson.