Ulrich Hargenau, protagonista del romanzo, è uno scrittore tedesco che torna a casa dopo una lunga assenza a seguito della separazione dalla moglie Paula, leader di un gruppo terroristico. E, in piena tradizione postmoderna, il terrorismo farà da sfondo all’intera vicenda narrata in quest’opera letteraria di rara raffinatezza. Ma nessun luogo è più complesso di Brumholdstein, una comunità fiorente costruita su un ex campo di concentramento grazie anche al contributo del fratello Helmuth, architetto di successo.

“Quanto è tedesco” è una delle domande che ricorrono nel romanzo, che indaga con uno sguardo spietatissimo la Germania degli anni ’80: una critica sociale e politica che non risparmia nessuno. E gli Hargenau, questa antica famiglia tedesca, vengono utilizzati da Walter Abish per mettere alla berlina una società fondata sui segreti e le rimozioni.

Stilisticamente altissimo, questo capolavoro del postmodernismo americano si sposta da un personaggio all’altro e tratteggia il ritratto di un’Europa incapace di fare i conti con se stessa.

Autore:
Walter Abish è nato  a Vienna il 24 dicembre 1931 ed è morto a Manhattan il 28 maggio del 2022. Trascorre la sua infanzia a Shangai dove la sua famiglia si è rifugiata durante la seconda guerra mondiale. Studia in Israele e nel ’57 si stabilisce a New York, dove prenderà la cittadinanza. Lì entra in contatto con coloro che daranno vita al movimento postmoderno letterario americano: John Barth, Donald Barhtelme, William Gaddis… Nel 1974 pubblica il suo primo romanzo, Alphabetical Africa, ma è nel 1980, che pubblica il uso capolavoro: Come è tedesco, con cui vince il prestigioso PEN/Faulkner Award.